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Ivass, settore solido ma servono regole stabili

Il presidente dell'istituto, Luigi Federico Signorini, in occasione della lettura delle sue considerazioni alla relazione annuale, ha manifestato il "disagio" rispetto alle ripetute deroghe sulla contabilità delle minusvalenze, che metterebbero in discussione "la capacità di quelle regole di rappresentare correttamente la situazione" di mercato

Ivass, settore solido ma servono regole stabili
Alla fine del 2023, l’indice di solvibilità medio delle compagnie italiane era del 258%, +12% rispetto al 2022: "per il settore assicurativo il quadro è complessivamente sereno", ha detto il presidente di Ivass, Luigi Federico Signorini, in occasione della lettura delle sue considerazioni alla relazione annuale di Ivass. "La dotazione patrimoniale delle imprese – ha continuato – si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa". 

Ma attenzione ad abbassare la guardia, ammonisce l'istituto. Ivass ha sottolineato il ricorso, anche per il 2023, alla sterilizzazione delle minusvalenze del portafoglio investimenti non durevoli, per circa sette miliardi di euro. L'autorità non nasconde il "disagio rispetto al ricorso ripetuto a deroghe temporanee dalle regole attuali", che, sottolinea Signorini, "col loro reiterarsi mettono in ultima analisi in discussione la capacità di quelle regole di rappresentare correttamente la situazione". Ecco perché, Ivass ha proposto al governo "una modifica alla normativa nazionale" che consentirebbe di definire "un impianto prudente, trasparente e ragionevolmente stabile".  

La situazione della liquidità del mercato, benché non preoccupante, è da monitorare, avverte Ivass. Nei rami vita, nel corso del 2023, il rialzo dei tassi ha continuato a incentivare il ricorso al riscatto delle polizze da parte degli assicurati: i riscatti sono cresciuti del 63% e la raccolta premi è diminuita del 3%. La redditività del comparto è comunque migliorata, passando da un valore leggermente negativo del 2022 al 12,6%, anche grazie al recupero delle quotazioni di mercato degli attivi.

"Benché le azioni di presidio della liquidità poste in essere delle compagnie, anche su impulso formale o informale dell'Ivass, si siano rivelate nel complesso efficaci - scrive Signorini nella relazione -, l'esperienza degli ultimi due anni ha messo in evidenza i rischi connessi ad alcuni modelli di business vita". Secondo Ivass, in presenza di rendimenti garantiti e facoltà di riscatto senza penalità, le tensioni quando mutano le condizioni di mercato sono da prevedere. Ecco perché sono necessari "correttivi strutturali" e starà anche alle compagnie, propone il presidente, "ripensare l’offerta di prodotti, calibrando meglio gli aspetti contrattuali, sia quelli che riguardano la struttura delle garanzie offerte e i connotati di liquidità delle polizze, sia quelli che attengono agli incentivi presenti nel rapporto con i distributori".
La sostenibilità del mercato vita passa sull’offerta di prodotti che generino "valore per il cliente in misura adeguata", ricorda Ivass: se così non è, i clienti finiranno per essere sospinti verso "altre forme di risparmio", conclude Signorini. 

Domani, 25 giugno, su Insurance Daily, ci sarà un approfondimento sui temi contenuti nella relazione di Ivass.

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