Faro dell'Ivass sulle polizze offerte con prodotti non assicurativi
Sono esclusi i contratti collegati a mutui e finanziamenti
29/10/2013
L'Ivass apre un'indagine sui prodotti assicurativi vita e danni collegati a servizi e prodotti non di natura assicurativa, come ad esempio i contratti delle utilities di luce e gas, o i biglietti aerei. Dall'elenco, specifica il regolatore, sono escluse le polizze collegate a mutui e finanziamenti.
L'Ivass vuole stabilire con chiarezza la diffusione, le principali caratteristiche e la trasparenza di questi prodotti, offerti al consumatore in una forma "non sempre esplicita e consapevole da parte di quest'ultimo". Si tratta di contratti, spesso collettivi, che le compagnie stipulano con operatori dei vari settori e che prevedono poi l'offerta ai singoli clienti a fronte di premi generalmente molto contenuti.
Secondo l'Ivass la diffusione di queste coperture "può determinare opportunità di sviluppo e ampliamento per il mercato assicurativo a condizione che venga garantita ai consumatori un'efficace tutela". L'Autorità per questo vuole verificare che il cliente sia consapevole del contratto di assicurazione e che si evitino i casi di silenzio assenso; che questi sia garantito in caso di sinistro per le clausole che ha sottoscritto e che vi sia una chiarezza nei costi di polizza.
Per questo l'Ivass chiede alle compagnie il dettaglio delle partnership che le imprese hanno con i soggetti che commercializzano la polizza (aziende della grande distribuzione, compagnie dei trasporti, fornitori di servizi ecc.), il volume d'affari; nonché le specifiche del proprio rapporto con il cliente assicurato (livello del premio, modalità di pagamento, possibilità di recesso dal contratto).
I dati dovranno riguardare tutti i prodotti commercializzati e quelli in previsione fino al 30 giugno 2014. Le compagnie, infine, avranno tempo per adempiere questi obblighi fino al 31 dicembre 2013.
L'Ivass vuole stabilire con chiarezza la diffusione, le principali caratteristiche e la trasparenza di questi prodotti, offerti al consumatore in una forma "non sempre esplicita e consapevole da parte di quest'ultimo". Si tratta di contratti, spesso collettivi, che le compagnie stipulano con operatori dei vari settori e che prevedono poi l'offerta ai singoli clienti a fronte di premi generalmente molto contenuti.
Secondo l'Ivass la diffusione di queste coperture "può determinare opportunità di sviluppo e ampliamento per il mercato assicurativo a condizione che venga garantita ai consumatori un'efficace tutela". L'Autorità per questo vuole verificare che il cliente sia consapevole del contratto di assicurazione e che si evitino i casi di silenzio assenso; che questi sia garantito in caso di sinistro per le clausole che ha sottoscritto e che vi sia una chiarezza nei costi di polizza.
Per questo l'Ivass chiede alle compagnie il dettaglio delle partnership che le imprese hanno con i soggetti che commercializzano la polizza (aziende della grande distribuzione, compagnie dei trasporti, fornitori di servizi ecc.), il volume d'affari; nonché le specifiche del proprio rapporto con il cliente assicurato (livello del premio, modalità di pagamento, possibilità di recesso dal contratto).
I dati dovranno riguardare tutti i prodotti commercializzati e quelli in previsione fino al 30 giugno 2014. Le compagnie, infine, avranno tempo per adempiere questi obblighi fino al 31 dicembre 2013.
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