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Francia, la fine della politica economica di Macron

Con il risultato del secondo turno delle elezioni legislative del 7 luglio scorso, il paese rischia un lungo periodo di instabilità politica

Francia, la fine della politica economica di Macron
In assenza di una chiara maggioranza a seguito delle elezioni legislative, la Francia andrà incontro a un periodo di instabilità politica inedito per gli standard della Quinta Repubblica: ciò che è certo, però, è la fine di un periodo di "relativa continuità in termini di politica economica iniziato con l'elezione di Emmanuel Macron nel 2017", la cosiddetta politique de l'offre (una politica fiscale accomodante per le imprese e i grandi patrimoni). Lo sottolinea Coface, in una recente analisi sulla situazione politica francese all'indomani del secondo turno delle elezioni legislative, svoltosi lo scorso 7 luglio. 

Nonostante la coalizione di sinistra, le Nouveau front populair (Nfp), sia arrivata in testa in termini di deputati all'Assemblea Nazionale, questa non dispone della maggioranza assoluta di 289 seggi. Con circa 180 seggi, l'unione delle sinistre potrà cercare di proporre un nome condiviso per il primo ministro, ma molto difficilmente riuscirà a imporre il proprio programma senza essere censurata dal resto dell'Assemblea e destituito il suo governo in poco tempo. 

"Qualunque sarà la composizione del futuro governo - commenta Coface -, potrebbero emergere coalizioni variabili, caso per caso. Se si prende in considerazione la legislazione, un futuro governo di sinistra non sarà in grado di attuare il suo programma completo. Quest'ultimo punto potrebbe spiegare la reazione moderata dei mercati finanziari all’indomani del secondo round".

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