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Arbitro assicurativo, forse ci siamo

Secondo quanto riferisce Radiocor, lo strumento potrebbe essere operativo prima della prossima estate

Arbitro assicurativo, forse ci siamo
Forse è la volta buona per l’arbitro assicurativo. Stando a quanto riferisce Radiocor, che cita fonti a conoscenza del dossier, il Consiglio di Stato avrebbe dato il suo via libera allo strumento di composizione stragiudiziale delle controversie nel settore assicurativo: se così fosse, l’arbitro assicurativo potrebbe vedere la luce e diventare pienamente operativo prima della prossima estate, a circa sette anni dalla sua istituzione a livello legislativo nel 2018. 

Adesso si attende il decreto che dovrà essere redatto di concerto dal ministero delle Imprese e del made in Italy e dal ministero della Giustizia, quindi il regolamento attuativo dell’Ivass e, infine, la costituzione del collegio con la nomina di tre membri scelti fra gli esperti del settore.

La novità era da tempo attesa. Negli ultimi mesi era stato lo stesso presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, a esprimere rammarico per il mancato via libera all’arbitro assicurativo. “Qualche volta il meglio, come si dice, è nemico del bene”, aveva affermato lo scorso giugno in occasione della presentazione della relazione annuale dell’istituto.

Il nuovo organismo, che ricalca sostanzialmente l’operatività degli analoghi arbitro bancario e arbitro per le controversie finanziarie, potrebbe dare una risposta concreta al crescente numero di reclami che le compagnie ricevono ogni anno. Nel 2023 se ne sono contati più di 107mila, in crescita di oltre il 10% rispetto all’anno precedente. Il 45% ha riguardato l’Rc auto e, stando ai numeri diffusi dall’Ivass, solo una piccolissima quota dei reclami (8%) si è conclusa con una transazione, mentre la maggior parte è stata respinta.

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