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Ancma - Ania, schermaglie sull'Rc moto

L'associazione dei produttori di moto pensa a un'assicurazione autonoma, e accusa le compagnie di aver fatto un muro unico". La replica: parole assurde, le tariffe dipendono dal costo dei risarcimenti"

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Botta e risposta tra Ancma (l'associazione dei produttori di moto, aderente a Confindustria) e l'Ania. Pomo della discordia le tariffe Rc moto: i prezzi delle assicurazioni sono uno dei problemi del settore - ha spiegato il dg dell'Ancma Francesco Caliari, aggiungendo che "sembra di parlare con un muro, perché (le compagnie, n.d.r.) sono tante e hanno fatto un muro unico". L'Ancma, di accordo con la Federazione motociclistica italiana, sta inoltre pensando di creare un'assicurazione autonoma destinata ai possessori di due ruote, basata sulla costituzione di un fondo autonomo sul modello della Mutuelle des motards francese. I tempi per la nascita di questo nuovo soggetto, la cui costituzione dal punto di vista normativo è più difficile in Italia rispetto alla Francia, non sono ancora definiti, ma la via è quella di totale autonomia, quindi senza appoggiarsi a una compagnia assicurativa già esistente.

Seccata la replica dell'Ania: "attribuire la crisi di vendite nel mercato motociclistico ai costi assicurativi - si legge in una nota ufficiale - è assurdo, e stupisce che un esponente dell'industria parli con simile superficialità di un altro settore produttivo, senza considerare i fattori di costo e le problematiche operative di quel settore: sarebbe come se gli assicuratori attribuissero la responsabilità del mancato incremento del numero delle polizze ai prezzi eccessivi di acquisto dei motoveicoli". L'Ania sottolinea ancora una volta che i prezzi del servizio assicurativo dipendono esclusivamente dall'andamento dei costi dei risarcimenti e anche un'eventuale compagnia promossa dai costruttori e dai motociclisti sarebbe obbligata a seguire la medesima metodologia nel determinare i suoi prezzi. Sottolineando che "nessun muro è stato eretto verso i costruttori di motoveicoli", L'Ania ricorda l'impegno del settore assicurativo, attraverso la Fondazione per la sicurezza stradale, per la prevenzione degli incidenti che coinvolgono i motociclisti, "i quali risultano in assoluto i più gravi e certamente pesano sul costo delle coperture assicurative".

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