Ancora fiducia negli intermediari italiani
Ania, nel ramo danni è dominio quasi totale di agenti e broker
05/07/2013
Agli italiani piace ancora l'intermediario. Dovendo sottoscrivere una polizza nel settore danni, la maggior parte dei consumatori preferisce ancora di gran lunga rivolgersi al proprio agente. Il dato emerge dalla pubblicazione Ania, L'assicurazione italiana 2012-2013, disponibile sul sito dell'associazione. Nel 2012, l'81% delle polizze vendute nel danni è stato acquistato attraverso il canale agenziale. L'Ania, tuttavia, stima che una quota pari a oltre il 23% dei premi del canale agenziale è effettivamente originata dal canale broker. La quota di mercato degli agenti scenderebbe perciò a circa il 58%, mentre sfiorerebbe il 31% quella dei broker.
Per quanto riguarda il vita, invece, il principale canale di distribuzione nel settore resta il canale bancario, nonostante nel 2012 si sia registrato (per il secondo anno consecutivo) una contrazione della quota di rappresentatività che passa dal 54,7% al 48,5%. Al secondo posto come canale di vendita più utilizzato è si piazzano i promotori finanziari, che hanno originato oltre il 23% dei premi contabilizzati dal settore; a seguire, il canale degli agenti, con una quota stabile e pari al 16,3%. Meno utilizzati sono risultati i canali vendita diretta (10,7%) e i broker (1,1%).
Per quanto riguarda il vita, invece, il principale canale di distribuzione nel settore resta il canale bancario, nonostante nel 2012 si sia registrato (per il secondo anno consecutivo) una contrazione della quota di rappresentatività che passa dal 54,7% al 48,5%. Al secondo posto come canale di vendita più utilizzato è si piazzano i promotori finanziari, che hanno originato oltre il 23% dei premi contabilizzati dal settore; a seguire, il canale degli agenti, con una quota stabile e pari al 16,3%. Meno utilizzati sono risultati i canali vendita diretta (10,7%) e i broker (1,1%).
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