Antitrust, avviata un'istruttoria contro otto compagnie
Nel mirino le possibili intese restrittive della concorrenza. La replica dell'Ania: il mercato italiano è competitivo
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13/06/2013
Unipol, Fonsai, Generali, Allianz, Reale Mutua, Cattolica, Axa e Groupama. Sono le otto compagnie nei confronti delle quali l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) ha avviato un'istruttoria per possibili intese restrittive della concorrenza", che ostacolerebbero il plurimandato agli agenti. L'azione dell'Antitrust è partita dopo le segnalazioni ricevute dallo Sna, per verificare se gli otto gruppi assicurativi abbiano posto in essere altrettante "intese verticali finalizzate a ostacolare l'esercizio del plurimandato da parte degli agenti assicurativi, e idonee nel loro insieme a restringere la concorrenza".
Le società interessate dal provvedimento, evidenzia l'Antitrust, "rappresentano l'80% della raccolta premi nel ramo danni e nella Rc auto". Al centro dell'istruttoria, le clausole contenute nei contratti di agenzia stipulati dalle compagnie che, "potrebbero costituire obblighi di non concorrenza, diretti o indiretti, potenzialmente idonei a imporre di fatto agli agenti di non vendere prodotti assicurativi in concorrenza con quelli oggetto del contratto di agenzia". Si tratta delle disposizioni che richiamano l'esclusiva e richiedono l'informativa agli agenti sulla assunzione di altri mandati, le clausole connesse all'uso di beni mobili e immobili, nonché le disposizioni sul calcolo delle provvigioni connesse alla conservazione del portafoglio clienti e più in generale il richiamo al rischio di revoca.
Secondo l'Autorità, le disposizioni contenute nei rapporti contrattuali tra le otto imprese e le rispettive reti agenziali potrebbero determinare restrizioni verticali alla concorrenza, ostacolando o addirittura impedendo la diffusione di reti di agenzie in plurimandato: verrebbe così evitato il rischio di un effettivo confronto competitivo tra le compagnie nei mercati assicurativi danni, tra i quali in particolare il mercato Rc auto.
Le possibili restrizioni verticali dei contratti di agenzia potrebbero inoltre agevolare comportamenti collusivi tra le imprese di assicurazioni interessate dal procedimento. Non si è fatta attendere la replica delle compagnie attraverso l'Ania, che ha sottolineato che "il mercato della Rc auto in Italia è competitivo. Le imprese rispettano le leggi: le clausole dei contratti di agenzia oggetto dell'istruttoria sono conformi alla natura del rapporto fiduciario che si instaura tra un'impresa e un agente".
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