Boom di mancati pagamenti, rispetto a maggio 2011, +46%
In sofferenza anche le regioni italiane economicamente più avanzate e alcuni settori chiave
05/07/2012
Inizio 2012 disastroso sul fronte dei mancati pagamenti delle imprese: l'incremento, fra i primi cinque mesi di quest'anno e lo stesso periodo di quello precedente, è stato del 46%. Lo rivela un'analisi condotta da Coface, su una banca dati di oltre 240.000 acquirenti attivi, da cui emergono anche molte differenze a livello regionale e settoriale.
Non sembrano infatti interessate dal fenomeno solo le regioni più tradizionalmente esposte, ma anche le aree trainanti dell'economia italiana, come Lombardia, Lazio, Veneto, Campania e Sicilia.
A livello settoriale, un peggioramento della morosità si osserva nell'industria automobilistica, nei comparti della meccanica e dei metalli, del tessile e abbigliamento, delle costruzioni e infine nel settore alimentare.
Ernesto De Martinis, amministratore delegato del gruppo assicurativo, tra le ragioni di questa impennata, ha segnalato il difficile contesto economico del paese, con le imprese colpite, insieme alla stretta creditizia, da un forte calo dei volumi di produzione e degli ordinativi, legati anche alla crisi dei consumi".
Non sembrano infatti interessate dal fenomeno solo le regioni più tradizionalmente esposte, ma anche le aree trainanti dell'economia italiana, come Lombardia, Lazio, Veneto, Campania e Sicilia.
A livello settoriale, un peggioramento della morosità si osserva nell'industria automobilistica, nei comparti della meccanica e dei metalli, del tessile e abbigliamento, delle costruzioni e infine nel settore alimentare.
Ernesto De Martinis, amministratore delegato del gruppo assicurativo, tra le ragioni di questa impennata, ha segnalato il difficile contesto economico del paese, con le imprese colpite, insieme alla stretta creditizia, da un forte calo dei volumi di produzione e degli ordinativi, legati anche alla crisi dei consumi".
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