Assofondipensione, fondi negoziali discriminati
Secondo l'associazione, le norme del ddl Concorrenza non sono efficaci per liberalizzare il mercato
24/02/2015
Per Assofondipensione, la portabilità automatica del diritto al contributo datoriale, non crea condizioni di parità tra le diverse forme di previdenza complementare, chiuse e aperte, ma darebbe luogo a una discriminazione dei fondi pensione negoziali, perché resterebbero nell’impossibilità di ricevere iscrizioni provenienti da ambiti diversi da quello contrattualmente definito, a differenza dei soggetti di matrice assicurativa, che possono contare su un bacino illimitato e sul supporto di una rete di vendita.
Le norme che riguardano i fondi pensione, contenute nel ddl Concorrenza, sono criticate aspramente dall'associazione dei fondi pensione negoziali cui sono iscritti due milioni di lavoratori dipendenti, per la quale i provvedimenti del Governo sono "a somma zero visto che toglie a qualcuno ciò che concede ad altri".
Secondo Assofondipensione sarà "inevitabile" che la rete di vendita delle compagnie "trasformi i lavoratori aderenti ai fondi chiusi in una sorta di terreno di caccia preferenziale, invece di andare alla ricerca di nuove adesioni tra chi ancora non ha alcuna posizione previdenziale integrativa".
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