Catastrofi naturali e Pmi, un progetto per la prevenzione dei rischi
Presentato a Torino, Derris è un’iniziativa pilota promossa da Anci, Cineas, Coordinamento agende 21, in partnership con Unipol
07/10/2015
Prevenire, nelle piccole e medie imprese, i rischi legati a catastrofi naturali. È questo l’obiettivo di Derris, progetto pilota promosso dall’Anci in collaborazione con Cineas, Coordinamento agende 21 e il gruppo Unipol. L’iniziativa è stata presentata ieri a Torino alla presenza di Piero Fassino, sindaco della città e presidente dell’Anci, che ha sottolineato la necessità di “monitorare dinamiche e fenomeni ed essere poi capaci di predisporre politiche di intervento preventivo per contenere i danni”. Secondo il presidente di Ugf, Pierluigi Stefanini, “in Italia non esiste una cultura assicurativa: vogliamo dare un contributo in questa direzione offrendo competenze e strumenti alle imprese per misurare e gestire in modo più consapevole ed efficiente il rischio derivante da eventi catastrofici legati al cambiamento climatico. La prevenzione non e’ di moda ma puo’ diventare una parola chiave”. Il presidente di Cineas, Adolfo Bertani ha poi ricordato che “il costo per lo Stato delle calamità naturali è stato dal 1944 al 2009 di 3,6 miliardi all’anno, mentre dal 2009 è salito a 7,1 miliardi. Negli ultimi tre anni i danni provocati da bombe d’acqua, uragani e tifoni sono cresciuti del 190% rispetto a 20-30 anni fa”.
L’investimento complessivo per il progetto è pari a 1,3 milioni di euro, in parte cofinanziato dall’Unione Europea all'interno del programma Life+. La sperimentazione, che partirà da Torino, sarà poi allargata a Bologna, Genova e ad altre otto città che vorranno aderire.
I dettagli del progetto
Nello specifico il progetto prevede di realizzare un sistema per l'autovalutazione dei rischi, uno strumento finanziario per sostenere le misure di adattamento al cambiamento climatico, e un modello di partnership pubblico-privato per la resilienza. Per quanto riguarda il territorio torinese il calendario di azioni prevede una prima fase (settembre 2015 - ottobre 2016) di analisi e un primo report sulla vulnerabilità complessiva del territorio, e l'identificazione delle aree industriali in cui concentrare l'azione pilota. Sulla base di questi dati preliminari, Unipol organizzerà delle sessioni per spiegare il progetto e coinvolgere le imprese. Contestualmente sempre con il supporto degli esperti di risk management di Unipol verrà realizzato uno strumento in grado di auto valutare il rischio da parte delle Pmi in particolare e per elaborare una prima indicazione degli accorgimenti gestionali per prevenire le emergenze. Successivamente (luglio 2016 - ottobre 2017) Cineas avvierà un piano di formazione per imprenditori e amministratori pubblici sui rischi legati al cambiamento climatico. In seguito a partire da luglio 2016 la città di Torino elaborerà un piano di adattamento, da applicare ad ogni azienda che avrà aderito al progetto e un piano di adattamento di distretto per l'area in cui le imprese sono insediate. Nel corso del progetto Unipol coordinerà un gruppo di lavoro che, attraverso workshop ed interviste con i principali stakeholder, definirà lo strumento finanziario adatto a raccogliere capitali per finanziare la messa in sicurezza delle aziende e dei territori. Entro la fine del progetto l'Anci redigerà un documento, destinato al Parlamento italiano e a quello europeo, all’interno del quale saranno riportati gli esiti dello studio, le carenze rilevate e le possibili soluzioni. Infine Coordinamento Agende 21 faciliterà il processo di creazione di una community per l'adattamento in cui coinvolgere nuove pubbliche amministrazioni e nuove imprese che beneficeranno del percorso e degli strumenti per la riduzione del rischio e aumento della resilienza sviluppati dal progetto.
L’investimento complessivo per il progetto è pari a 1,3 milioni di euro, in parte cofinanziato dall’Unione Europea all'interno del programma Life+. La sperimentazione, che partirà da Torino, sarà poi allargata a Bologna, Genova e ad altre otto città che vorranno aderire.
I dettagli del progetto
Nello specifico il progetto prevede di realizzare un sistema per l'autovalutazione dei rischi, uno strumento finanziario per sostenere le misure di adattamento al cambiamento climatico, e un modello di partnership pubblico-privato per la resilienza. Per quanto riguarda il territorio torinese il calendario di azioni prevede una prima fase (settembre 2015 - ottobre 2016) di analisi e un primo report sulla vulnerabilità complessiva del territorio, e l'identificazione delle aree industriali in cui concentrare l'azione pilota. Sulla base di questi dati preliminari, Unipol organizzerà delle sessioni per spiegare il progetto e coinvolgere le imprese. Contestualmente sempre con il supporto degli esperti di risk management di Unipol verrà realizzato uno strumento in grado di auto valutare il rischio da parte delle Pmi in particolare e per elaborare una prima indicazione degli accorgimenti gestionali per prevenire le emergenze. Successivamente (luglio 2016 - ottobre 2017) Cineas avvierà un piano di formazione per imprenditori e amministratori pubblici sui rischi legati al cambiamento climatico. In seguito a partire da luglio 2016 la città di Torino elaborerà un piano di adattamento, da applicare ad ogni azienda che avrà aderito al progetto e un piano di adattamento di distretto per l'area in cui le imprese sono insediate. Nel corso del progetto Unipol coordinerà un gruppo di lavoro che, attraverso workshop ed interviste con i principali stakeholder, definirà lo strumento finanziario adatto a raccogliere capitali per finanziare la messa in sicurezza delle aziende e dei territori. Entro la fine del progetto l'Anci redigerà un documento, destinato al Parlamento italiano e a quello europeo, all’interno del quale saranno riportati gli esiti dello studio, le carenze rilevate e le possibili soluzioni. Infine Coordinamento Agende 21 faciliterà il processo di creazione di una community per l'adattamento in cui coinvolgere nuove pubbliche amministrazioni e nuove imprese che beneficeranno del percorso e degli strumenti per la riduzione del rischio e aumento della resilienza sviluppati dal progetto.
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