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Ciampi, il ricordo della comunità finanziaria

Per Maria Bianca Farina (Ania), il Presidente emerito della Repubblica è stato un grande statista. Bankitalia ne evidenzia meriti, rigore morale e passione per gli ideali di libertà e convivenza civile

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Nel giorno del lutto nazionale e dei funerali di Carlo Azeglio Ciampi, la comunità finanziaria italiana ricorda la figura, elegante, discreta e autorevole del Presidente emerito della Repubblica.   

“L’Italia – ha detto Maria Bianca Farina, presidente di Ania, alla notizia della morte di Ciampi – perde non solo un grande statista ma anche un grande uomo che ha saputo gestire con passione ed equilibrio uno dei momenti più difficili del nostro Paese”. 

Il presidente di Ivass, nonché dg della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, ha espresso a nome di tutto l’Istituto di vigilanza il cordoglio per la scomparsa di Ciampi, “ricordandone il magistero e l’impegno di servitore dello Stato”.  

È proprio da Bankitalia, di cui Ciampi è stato il governatore dal 1979 al 1993, che arriva soprattutto il ricordo dei grandi meriti dell’azione istituzionale: dalla gestione del “più importante dissesto bancario del dopoguerra, quello del Banco Ambrosiano”, alla “lotta contro l’inflazione”, alla protezione della lira che nel 1992 aveva perso oltre il 20% del proprio valore, fino al “processo di costruzione della moneta unica in Europa”. 

Rigore morale, umanità, passione per gli ideali di libertà, democrazia, convivenza civile e solidarietà sono le doti “che hanno ispirato la sua azione”. 

In foto: Carlo Azeglio Ciampi stringe la mano al regista Nanni Moretti

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