Una sveglia per le polizze
Test dell'Istituto per i contratti a rischio dormienza: a settembre, risvegliate oltre 12.000 soluzioni vita
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Dalle parole ai fatti sul fronte delle polizze dormienti: in una nota, l’Ivass ha annunciato di aver svolto un test di incrocio dati su un campione di 101.242 polizze vita sottoscritte da clienti con un età superiore a 90 anni. L’esperimento avrebbe consentito, secondo il comunicato stampa, di “risvegliare più di 15.789 polizze dormienti, relative a 11.289 assicurati”. Le compagnie interessate starebbero già procedendo a contattare i beneficiari: al 30 novembre, il 76% delle polizze risvegliate (12.002 contratti) risulta già pagato.
L’iniziativa arriva dopo l’ampio rapporto diffuso la scorsa estate, e dopo una lettera al mercato con cui l’Ivass sollecitava le compagnie a predisporre un piano d’azione per contrastare il fenomeno. L’impegno dell’Istituto proseguirà ora attraverso un’intesa con l’Agenzia delle Entrate, attraverso cui sarà possibile “effettuare l’incrocio tra i codici fiscali degli assicurati delle polizze vita dormienti con l’Anagrafe Tributaria, al solo fine di verificare l’eventuale decesso degli assicurati e la relativa data”. Il primo incrocio è previsto per marzo: al termine dell’operazione, l’Ivass fornirà alle compagnie i risultati emersi per favorire la ricerca dei beneficiari e la liquidazione delle polizze.
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