Ivass modifica il Regolamento 36, più libertà negli investimenti
In pubblica consultazione fino al 10 luglio. Nuove possibilità per le compagnie di diversificare gli attivi a copertura delle riserve tecniche e investire nell’economia reale
12/06/2014
L'Ivass ha posto in pubblica consultazione lo schema per la modifica di alcune parti del Regolamento 36 che disciplina la contabilità di investimenti e attivi a copertura delle riserve tecniche delle imprese di assicurazione. C'è tempo fino al 10 luglio per inviare, tramite la mail modificheregolamento36@ivass.it, eventuali osservazioni. Le modifiche apportate allo schema di Regolamento consentiranno alle imprese di diversificare gli investimenti così da poter articolare secondo le proprie esigenze i rapporti tra rischio e rendimento. Ma non solo: queste modifiche permetteranno alle compagnie di investire in strumenti nuovi per il finanziamento dell'economia reale, direzione - si legge nella nota di Ivass - attualmente indicata da varie istanze nazionali e internazionali".
L'Ivass è tornata sul capitolo delle classi di investimento dopo che, in sede di commenti alle linee guida che Eiopa ha imposto in vista di Solvency II, erano giunte al Regolatore richieste di modifiche alla normativa secondaria in materia di investimenti. "Tali richieste - fa sapere l'Autorità - non furono prese in considerazione dall'Istituto, in quanto non pertinenti all'oggetto della consultazione".
Le modifiche e le integrazioni apportate al Regolamento 36 interessano le categorie di attività ammissibili alla copertura delle riserve tecniche e i poteri di Ivass. Per quanto riguarda gli investimenti, il Regolamento propone di ammettere alla contabilità quelli in titoli di capitale non negoziati in mercati regolamentati, includendovi anche le società a responsabilità limitata. Resta l'obbligo della certificazione del bilancio, riconsiderandone però la durata attraverso l'eliminazione del requisito della certificazione per gli ultimi tre anni di bilancio. Per ragioni di uniformità, il nuovo trattamento del requisito della certificazione del bilancio è stato esteso ai titoli di debito corporate non negoziati in mercati regolamentati. Per quanto riguarda gli investimenti alternativi è stato eliminato il limite del 5% delle riserve tecniche riferito al complesso degli investimenti di cui alle classi A5.2a e A5.2b; ma mantenuto il limite generale del 10% delle riserve tecniche applicabile all'intera macroclasse.
L'Ivass, in questo quadro, si riserva di autorizzare le imprese a operare investimenti sia in attivi diversi da quelli previsti dal Regolamento, sia in misura eccedente rispetto ai limiti quantitativi prefissati dal Regolamento stesso. La compagnia però dovrà dimostrare la capacità di valutazione e gestione del rischio, la coerenza tra attivi e passivi nonché il rispetto del fabbisogno di solvibilità anche in un'ottica di medio e lungo periodo, tenendo conto dell'assorbimento di capitale nel nuovo regime di solvibilità, Solvency II.
L'Ivass è tornata sul capitolo delle classi di investimento dopo che, in sede di commenti alle linee guida che Eiopa ha imposto in vista di Solvency II, erano giunte al Regolatore richieste di modifiche alla normativa secondaria in materia di investimenti. "Tali richieste - fa sapere l'Autorità - non furono prese in considerazione dall'Istituto, in quanto non pertinenti all'oggetto della consultazione".
Le modifiche e le integrazioni apportate al Regolamento 36 interessano le categorie di attività ammissibili alla copertura delle riserve tecniche e i poteri di Ivass. Per quanto riguarda gli investimenti, il Regolamento propone di ammettere alla contabilità quelli in titoli di capitale non negoziati in mercati regolamentati, includendovi anche le società a responsabilità limitata. Resta l'obbligo della certificazione del bilancio, riconsiderandone però la durata attraverso l'eliminazione del requisito della certificazione per gli ultimi tre anni di bilancio. Per ragioni di uniformità, il nuovo trattamento del requisito della certificazione del bilancio è stato esteso ai titoli di debito corporate non negoziati in mercati regolamentati. Per quanto riguarda gli investimenti alternativi è stato eliminato il limite del 5% delle riserve tecniche riferito al complesso degli investimenti di cui alle classi A5.2a e A5.2b; ma mantenuto il limite generale del 10% delle riserve tecniche applicabile all'intera macroclasse.
L'Ivass, in questo quadro, si riserva di autorizzare le imprese a operare investimenti sia in attivi diversi da quelli previsti dal Regolamento, sia in misura eccedente rispetto ai limiti quantitativi prefissati dal Regolamento stesso. La compagnia però dovrà dimostrare la capacità di valutazione e gestione del rischio, la coerenza tra attivi e passivi nonché il rispetto del fabbisogno di solvibilità anche in un'ottica di medio e lungo periodo, tenendo conto dell'assorbimento di capitale nel nuovo regime di solvibilità, Solvency II.
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