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Ulias a colloquio con Ivass

I vertici dell'associazione, a fine giugno, hanno avuto un incontro con i rappresentanti dell'istituto di vigilanza per illustrare problematiche e criticità riguardanti l'attività dei subagenti

Ulias a colloquio con Ivass
Il 28 giugno Ulias, il sindacato degli intermediari iscritti in sezione E del Rui, ha avuto un incontro con il segretario generale di Ivass,  Stefano De Polis e con il responsabile dell’ufficio segreteria di presidenza e del consiglio, Roberto Novelli.

Per Ulias erano presenti il presidente, Sebastiano Spada (nella foto), il nuovo responsabile del centro studi dell'associazione, Alessandro Bugli, e Fabio Colucci. Nel corso dell'incontro, che viene descritto da una nota di Ulias "molto sereno e interessante", i rappresentanti dei subagenti hanno esposto all’Ivass le principali richieste degli associati: molte di queste domande riguardavano le fatture di consulenza, il monomandato, il corretto utilizzo dei siti web, sia per mera informazione che per pubblicizzare le attività dei subagenti sul territorio.

L’incontro è stato fissato a conclusione del roadshow italiano che Ulias ha tenuto nella seconda parte del 2022 e inizio 2023 con i propri associati e non, raccogliendo segnalazioni, problematiche, e proposte.

"Ringraziamo Ivass per la pronta e dedicata attenzione al nostro invito a un confronto", si legge nella nota dell'associazione,  dove si sottolinea come "siamo noi gli intermediari di riferimento del cliente finale, in materia quasi esclusiva per i settori danni vita e non Ibips".

Ulias fa notare che, se si guarda alla normativa primaria, "il nostro ruolo è classificato come quello di mero collaboratore esterno di agenti, broker e banche, con ingiusto sacrificio della importante attività svolta. Questo ruolo da molti di noi è visto come una limitazione per poter offrire al nostro cliente un pieno e solido servizio. E se consideriamo che, con l'avvento del web, il progresso e i bisogni della clientela sono sempre in continua evoluzione, vien da sé che la normativa esistente è da considerarsi obsoleta - scrive Ulias - anche rispetto alle attuali e importanti sfide dettate dalla direttiva europea Idd. Proseguiamo, in questo senso, il lungo lavoro per lo sviluppo di una rappresentatività effettiva della nostra categoria e ci facciamo, come sempre, parte attiva per offrirvi ogni utile supporto che riterrete di necessità", conclude la nota di Ulias.

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