Insolvenze d'impresa in Europa, un andamento senza precedenti
Ma le modifiche alle procedure legali posticipano temporaneamente i termini di scadenza
Le conseguenze economiche della pandemia da Covid-19 sono di un'ampiezza senza precedenti in Europa. Come osserva un’analisi di Coface, il duplice shock di offerta e domanda ha portato all'interruzione (almeno parziale) della produzione di numerose imprese dovuta all'impossibilità per una parte di dipendenti di recarsi sul posto di lavoro e a causa di un crollo dei consumi a seguito del confinamento. Il calo dei fatturati ha colpito la liquidità delle imprese e favorito l'aumento dei ritardi di pagamento e delle insolvenze.
In questo contesto, il numero di insolvenze d'impresa in Francia durante il confinamento sembra essere precipitato: ad aprile è crollato del 72% su base. Secondo Coface, il crollo del numero di insolvenze, imputabile ai cambiamenti regolamentari, è temporaneo e dovrebbe essere seguito da una forte ripresa a più fasi.
Secondo Ernesto De Martinis, ceo di Coface in Italia e head of strategy per la regione Mediterraneo & Africa “le prospettive di aumento delle insolvenze di impresa in Europa nei prossimi mesi sono solo le ultime evidenze, in ordine cronologico, del generale dissesto macro-economico che stiamo vivendo in questo 2020”. In questo quadro, dove i cambiamenti legislativi apportati dai vari Stati europei alle procedure di insolvenza non sembrano aver prodotto un impatto significativo, “sarà interessante notare anche il comportamento delle economie nazionali nel fronteggiare la ripresa, e le diverse reazioni che si scateneranno per recuperare terreno, nonostante le previsioni di inevitabile flessione diffusa”, sottolinea De Martinis.
In questo contesto, il numero di insolvenze d'impresa in Francia durante il confinamento sembra essere precipitato: ad aprile è crollato del 72% su base. Secondo Coface, il crollo del numero di insolvenze, imputabile ai cambiamenti regolamentari, è temporaneo e dovrebbe essere seguito da una forte ripresa a più fasi.
Secondo Ernesto De Martinis, ceo di Coface in Italia e head of strategy per la regione Mediterraneo & Africa “le prospettive di aumento delle insolvenze di impresa in Europa nei prossimi mesi sono solo le ultime evidenze, in ordine cronologico, del generale dissesto macro-economico che stiamo vivendo in questo 2020”. In questo quadro, dove i cambiamenti legislativi apportati dai vari Stati europei alle procedure di insolvenza non sembrano aver prodotto un impatto significativo, “sarà interessante notare anche il comportamento delle economie nazionali nel fronteggiare la ripresa, e le diverse reazioni che si scateneranno per recuperare terreno, nonostante le previsioni di inevitabile flessione diffusa”, sottolinea De Martinis.
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