Rischio paese, le valutazioni di Coface
Migliora la situazione negli Usa e in Giappone, area euro ancora previsioni negative
24/04/2012
Coface promuove sette paesi, tra cui Stati Uniti e Giappone, e ne declassa altri nove paesi, tra cui il Portogallo e l'Argentina. La valutazione rischio paese di Coface misura il livello medio di rischio di insolvenza delle imprese di uno Stato, nel quadro delle transazioni commerciali e non riguarda il rischio sovrano. Per determinarla, Coface si avvale delle prospettive economiche, politiche e finanziarie di un dato paese, dell'esperienza di pagamento di Coface, del contesto economico generale di quella società poi esprime una valutazioni su una scala di 7 livelli: A1, A2, A3, A4, B, C e D.
Attualmente, secondo Coface, si conferma una contrazione dell'attività economica nell'area euro per cui si prevede un calo dello 0.3% nel 2012, una stabilizzazione della crescita nel nord America al 2%, e una ripresa dell'attività in Giappone, con una crescita pari all'1.8% dopo aver registrato uno -0.9% nel 2011. In particolare nei confronti di questi ultimi, considerati questi segnali di ripresa, Coface ha messo sotto sorveglianza positiva la valutazione A2 degli Stati Uniti e ha eliminato l'osservazione negativa A1 del Giappone.
Nello specifico per quanto riguarda gli Usa si assiste ad un ripristino della fiducia e dei consumi privati, nonostante l'aumento dei prezzi del petrolio e la stagnazione dei redditi, mentre il miglioramento del mercato del lavoro interessa un numero elevato di stati, ma il collocamento resta insufficiente per garantire un rapido decremento della disoccupazione. Nel 2011, le imprese americane - rileva Coface - hanno aumentato gli investimenti, ma le Pmi restano fragili a causa della difficoltà nell'accesso al credito.
Sul Giappone invece dopo la frenata determinata dagli eventi catastrofici del marzo corso, si segnala una ripresa grazie al traino della domanda interna inoltre l'export - tradizionalmente il motore della crescita giapponese - trarrà beneficio dal rilancio dell'economica americana e dalla vitalità dei paesi emergenti asiatici.
Per entrambi i paesi Coface sottolinea un buon andamento nei comportamenti di pagamento delle imprese.
Attualmente, secondo Coface, si conferma una contrazione dell'attività economica nell'area euro per cui si prevede un calo dello 0.3% nel 2012, una stabilizzazione della crescita nel nord America al 2%, e una ripresa dell'attività in Giappone, con una crescita pari all'1.8% dopo aver registrato uno -0.9% nel 2011. In particolare nei confronti di questi ultimi, considerati questi segnali di ripresa, Coface ha messo sotto sorveglianza positiva la valutazione A2 degli Stati Uniti e ha eliminato l'osservazione negativa A1 del Giappone.
Nello specifico per quanto riguarda gli Usa si assiste ad un ripristino della fiducia e dei consumi privati, nonostante l'aumento dei prezzi del petrolio e la stagnazione dei redditi, mentre il miglioramento del mercato del lavoro interessa un numero elevato di stati, ma il collocamento resta insufficiente per garantire un rapido decremento della disoccupazione. Nel 2011, le imprese americane - rileva Coface - hanno aumentato gli investimenti, ma le Pmi restano fragili a causa della difficoltà nell'accesso al credito.
Sul Giappone invece dopo la frenata determinata dagli eventi catastrofici del marzo corso, si segnala una ripresa grazie al traino della domanda interna inoltre l'export - tradizionalmente il motore della crescita giapponese - trarrà beneficio dal rilancio dell'economica americana e dalla vitalità dei paesi emergenti asiatici.
Per entrambi i paesi Coface sottolinea un buon andamento nei comportamenti di pagamento delle imprese.
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