Imprese tedesche, ancora frequenti i ritardi dei pagamenti
Secondo Coface, le più coinvolte le aziende esportatrici e del tessile
01/09/2016
In Germania, l’83,7% delle imprese è colpito da ritardi di pagamento da parte dei clienti. A dirlo, la prima indagine di Coface nel Paese della Merkel, su un campione di più di 850 imprese.
Rispetto all’anno passato, la situazione positiva delle aziende tedesche porta a un leggero decremento dell’ammontare dei crediti insoluti: circa il 20% delle imprese analizzate segnala una riduzione. Inoltre, i ritardi di pagamento restano di durata ragionevole: per oltre tre quarti delle imprese, il periodo massimo è di 60 giorni, inferiore a quello delle imprese cinesi.
Più della metà dei ritardi è dovuta a difficoltà finanziarie riscontrate dai clienti e i casi sono più frequenti per le imprese che dipendono principalmente dalle esportazioni (il 90%, rispetto a quelle che operano sul mercato domestico). Il settore del tessile/pellami/abbigliamento è il più colpito (il 94,4%), seguito da quello della carta/imballaggi/stampa (87,5%).
Rispetto all’anno passato, la situazione positiva delle aziende tedesche porta a un leggero decremento dell’ammontare dei crediti insoluti: circa il 20% delle imprese analizzate segnala una riduzione. Inoltre, i ritardi di pagamento restano di durata ragionevole: per oltre tre quarti delle imprese, il periodo massimo è di 60 giorni, inferiore a quello delle imprese cinesi.
Più della metà dei ritardi è dovuta a difficoltà finanziarie riscontrate dai clienti e i casi sono più frequenti per le imprese che dipendono principalmente dalle esportazioni (il 90%, rispetto a quelle che operano sul mercato domestico). Il settore del tessile/pellami/abbigliamento è il più colpito (il 94,4%), seguito da quello della carta/imballaggi/stampa (87,5%).
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