Francia, crescita in stand by
Secondo Coface rischio stabile su 12 settori
29/09/2016
La previsione di incremento dell'economia francese, per il 2016, resta positiva, ma invariata all’1,6%. A dirlo il nuovo Panorama di Coface sul Paese, che registra una tendenza al ribasso delle insolvenze d’impresa (-3,4 nel 2016), grazie anche all’incremento dei prestiti alle aziende.
Secondo l'indagine, la Francia resta l’unico tra i grandi paesi europei dove il livello di indebitamento delle imprese è in aumento (+14,8% tra il 2008 e il 2016), ma comunque ancora sotto la soglia critica del 90% (68,7% del Pil).
Stabile il rischio settoriale su 12 settori, declassati a rischio elevato il tessile-abbigliamento e l’agroalimentare (+3,2% delle insolvenze), riclassificata a rischio basso l’industria automobilistica.
Nel prossimo trimestre, la crescita farà affidamento sul dinamismo interno e autoalimentato. I consumi privati sono in netto aumento, nonostante una diminuzione del tasso di ricettività nell’industria alberghiera e un rallentamento dei servizi commerciali.
Secondo l'indagine, la Francia resta l’unico tra i grandi paesi europei dove il livello di indebitamento delle imprese è in aumento (+14,8% tra il 2008 e il 2016), ma comunque ancora sotto la soglia critica del 90% (68,7% del Pil).
Stabile il rischio settoriale su 12 settori, declassati a rischio elevato il tessile-abbigliamento e l’agroalimentare (+3,2% delle insolvenze), riclassificata a rischio basso l’industria automobilistica.
Nel prossimo trimestre, la crescita farà affidamento sul dinamismo interno e autoalimentato. I consumi privati sono in netto aumento, nonostante una diminuzione del tasso di ricettività nell’industria alberghiera e un rallentamento dei servizi commerciali.
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