Protezionismo, politica e insolvenze minacciano l'economia globale
Le valutazioni Coface per il 2017
26/01/2017
Secondo il rapporto sul rischio Paese di Coface relativo a quest'anno, l’incertezza continuerà a dominare il clima economico. In particolare, i paesi avanzati avranno una crescita stabile (+1,6%) e il già debole incremento del commercio mondiale (previsto a +2,4%) potrebbe essere ulteriormente frenato da eventuali misure protezioniste, nel dopo Trump, che rischiano di penalizzare i paesi che esportano verso gli Usa, quali Honduras, El Salvador, Messico, Ecuador, Vietnam e Tailandia.
Particolarmente sentito è il rischio politico, soprattutto in Europa (l’indicatore di Coface è aumentato in media di 13 punti in Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito), dove uno shock politico rilevante potrebbe ridurre la crescita di 0,5 punti. Mentre, nei paesi emergenti preoccupa il rischio credito, dato l’elevato indebitamento delle imprese che minaccia il settore bancario.
Infine, migliorano le valutazioni in Europa e in Africa Subsahariana: Spagna (A3), Islanda e Cipro (rispettivamente A2 e B), Estonia (A2), Serbia (B), Bosnia-Herzegovina (C), Bulgaria (A4), Ghana (B) e Kenya (A4).
Particolarmente sentito è il rischio politico, soprattutto in Europa (l’indicatore di Coface è aumentato in media di 13 punti in Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito), dove uno shock politico rilevante potrebbe ridurre la crescita di 0,5 punti. Mentre, nei paesi emergenti preoccupa il rischio credito, dato l’elevato indebitamento delle imprese che minaccia il settore bancario.
Infine, migliorano le valutazioni in Europa e in Africa Subsahariana: Spagna (A3), Islanda e Cipro (rispettivamente A2 e B), Estonia (A2), Serbia (B), Bosnia-Herzegovina (C), Bulgaria (A4), Ghana (B) e Kenya (A4).
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